novembro 05, 2003

GIOVANNI BONONCINI

O excesso saboreia-se com parcimónia, mas é sempre um prazer.

"Io che d'Amor nemica
non volli il foco suo dentro al mio seno
di Tirsi, e di Fileno al acerbo dolore,
io che negai mercede,
ardo d'Amore.
Deh chi m'aita? Ahi lassa,
chi mi socorre, o chi mi da la morte?
Dite, dite a chi passa
O Rivi o Piante
che per sua fiera sorte
LA NEMICA D'AMORE E' FATTA
AMANTE"

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